Cruise Control Adattivo

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Claudio Braglia

Giornalista professionista automotive

Frequentava ancora la facoltà di ingegneria quando ha iniziato la sua carriera giornalistica a Motosprint e Autosprint. Successivamente sono arrivate InMoto, Auto, SuperWHEELS, Moto World e alVolante, alcune delle quali ha anche concepito e diretto. La sua passione? Guidare soprattutto in pista e realizzare le prove più complete supportate da rigorosi rilevamenti strumentali.

Pur offrendo solo la capacità di mantenere un’andatura costante, anche nella sua versione originale e primitiva il Cruise Control (in italiano “Regolatore della Velocità di Crociera”) ha rappresentato una gran bella comodità, evitando che, nei viaggi autostradali, il piede destro si anchilosasse sull’acceleratore per centinaia di chilometri.

Ancor più completa e apprezzabile la sua evoluzione: l’Adaptive Cruise Control (Cruise Control Adattivo, ma è corretto anche il sinonimo Adattativo, dall’inglese Adaptative…), che si basa sulle informazioni fornite da svariati tipi di sensori (radar, laser e/o telecamera) per conservare la velocità preimpostata. Assieme al mantenimento in corsia, è fra gli ADAS più importanti, e assolutamente provvidenziale nel caso di colpo di sonno del guidatore.

Col radar ha una “marcia” in più…

L’unico tipo di sensore che funziona bene in tutte le condizioni e pure in caso di maltempo, è il radar, grazie al quale il dispositivo mantiene costante la distanza (impostabile su vari livelli, tramite i comandi nel volante) dai veicoli che precedono. Se questi decelerano, il sistema frena leggermente la vettura per evitare di avvicinarsi troppo, oppure accelera se si allontanano.

Nel caso che si desideri superare il veicolo che precede, l’attivazione dell’indicatore di direzione annulla temporaneamente il comando relativo al mantenimento della distanza di sicurezza e abilita a un’accelerazione sufficiente per completare il sorpasso.

…e un congruo valore aggiunto nella sicurezza

Oltre a compensare automaticamente le variazioni di velocità, cioè i cali e gli aumenti dovuti anche ai cambi di pendenza o di traffico, il Cruise Control Adattativo basato su un dispositivo radar offre pure la prerogativa di garantire più sicurezza in caso di nebbia, visto che sia in autostrada, sia su statale, il suo raggio doppler è in grado di penetrarne la coltre, individuando i veicoli che precedono.

Per disinserire il Cruise Control Adattativo basta sfiorare il freno (o la frizione se la trasmissione è di tipo manuale). Nei sistemi basati su un sensore laser, invece, l’efficacia peggiora in condizioni atmosferiche avverse o nel caso di veicoli sporchi e quindi non riflettenti.

Qualche suggerimento

È consigliabile utilizzare questo ADAS solo su autostrade o su strade a più corsie (separate da una barriera) evitando di inserirlo quando il traffico è intenso, o nelle provinciali strette, tortuose e con ghiaccio o ghiaia.

Per evitare continui (e fastidiosi) interventi nelle variazioni di velocità, con frequenti decelerazioni e accelerazioni, è bene selezionare la distanza minima di rilevazione dell’ostacolo. La portata massima del sistema è generalmente di circa 150-200 metri.

Tenere anche presente che…

Il sistema rileva solo i veicoli (automobili, camion, moto) che si spostano nella stessa direzione di marcia. Quelli che viaggiano nella stessa corsia verranno “presi in considerazione” solo dopo essere entrati nelle aree di rilevamento della telecamera e/o del radar. Il Cruise Control Adattativo può attivare un rallentamento o frenare bruscamente in modo inatteso rilevando veicoli (soprattutto quelli di dimensioni rilevanti come TIR o pullman) che si spostano su una corsia troppo vicina oppure quando percorrono una curva a sinistra nella corsia esterna alla nostra.